2016 IRLANDA - Pikepride
Partecipanti
Andrea Saccaggi
Alessandro Valcarenghi
Gianluca Mariotti
Guida e Insegnante
Stefano Vallongo
#DUEGIUGNOIOCERO
Cè un detto che dice: "per fare un uomo ci vuole un uomo"; io lo voglio adattare così "per fare un pescatore di lucci ci vuole un pescatore di lucci" e questo noi lo abbiamo trovato e si chiama Stefano.
Con pazienza e volontà, in tanti anni abbiamo raccolto informazioni, ascoltato i suggerimenti e seguito con attenzione i suoi consigli, perché prendere un bel pesce può capitare ma prenderne una caterva come in questo magico giugno 2016 in Irlanda, non può essere un caso e solo fortuna.
Questa raccolta di PAIC è il frutto di tanta dedizione ed attenzione per i particolari.
Ore e ore di lanci finché non ci veniva a far male alla schiena e la luce era talmente fioca da non riconoscere più l'esca nell'acqua.
"La tempesta perfetta": eravamo quattro in barca è mai nei miei viaggi di pesca mi sono sentito più a mio agio di questa volta. Eravamo coesi a tal punto che dopo la cattura di un OVER OVER ci trovavamo abbracciati a saltare tutti insieme, ad urlare "sono il re del mondo" come nel film Titanic. Non c'è stata nessuna antipatia nessuna invidia in ogni secondo della vacanza, amici veramente fantastici: Gianluca alias Fiumarolo alias Killer (recordman del lancio di esche a distanze siderali), Alessandro (mai visto uno con una mano così sensibile nel muovere alla perfezione le esche), Stefano alias Vento nei Capelli (di lui cosa dire che non hanno già detto gli altri?) ed io Andrea alias il Presidente, di sicuro il più scarso dei quattro ma determinato ad imparare e mettere in pratica e penso anche un buon catalizzatore per la squadra.
Ma veniamo alla pesca
Arriviamo in Irlanda e la prima impressione non è stata positiva, sole, caldo, temperatura dell'acqua oltre 20 gradi, insomma tutti fattori negativi per una possibile proficua pesca al luccio ed invece........?
Invece capita quello che tutti i pescatori di lucci si augurano di provare almeno una volta: pesci da foto-trofeo a ripetizione, doppiette di OVER metro in barca (potevamo fare una tripletta con un mio OVER ma una volta salpato, i miei compagni avevano appena liberato con tutte le cure i loro due bestioni).
Allora qui uno potrebbe giustamente pensare: "beh così li prendevo anch'io ", ma non è così perché i pesci ce li siamo cercati con pazienza in condizioni climatiche non favorevoli e quando abbiamo trovato la quadra non ce n'è stato per nessuno: momenti di follia in barca, ad un certo punto non riuscivamo neanche a rimanere in piedi tanto era sporca la barca da acqua e muco di luccio sebbene avessimo sempre utilizzato il materassino per le slamature e le foto di rito.
Esche utilizzate: jerk, esche in gomma prevalentemente artigianali ed alcuni oggetti misteriosi preparati sul momento da Mago Merlino-Stefano.
Ecco un'altra cosa che succede con Stefano: di notte noi pensiamo che stia dormendo ma diverse ore le passa a preparare la strategia di pesca per il giorno dopo, dove pescare, come e con che esche, le ore migliori di pesca ed a prepararci o ad assestarci le esche in modo perfetto.
Non vi ho ancora detto dove abbiamo pescato? beh semplice nei grandi laghi irlandesi, nel mezzo,sugli scalini, negli erbai a ridosso dei canneti.
Come abbiamo pescato? Prevalentemente a casting vista la mole delle esche usate, ma anche a spinning in certi particolari frangenti (ho fatto un OVER anche così).
Uno dei segreti di pulcinella per prendere dei bei lucci sta nella perseveranza e nelle ore di pesca con l'esca in acqua, qui la gestione della barca è fondamentale, avere una buona barca potente permette spostamenti rapidi e quindi più pesca, poi Stefano in questo è un maestro da buon riminese anarchico, barca sempre in posizione perfetta, se c'è da pescare in scarroccio si pesca così, se c'è da pescare in power fishing pronti, se c'è da ancorarsi non c'è problema è qui devo dire con una certa soddisfazione che in quella settimana io e Stefano abbiamo raggiunto una certa simbiosi in barca, bastava un mio o un suo sguardo per capire se dovevamo ancorarci, spostarci di qualche metro o cambiare completamente posto. Quando pescavamo a scarroccio a seconda della zona migliore il nostro Pilota alternava la prua e la poppa in modo da metterci tutti a turno nelle condizioni migliori.
Del Fiumarolo ricordo con piacere il luccio OVER che in quel momento ha battuto il record precedente (poi frantumato a fine giornata) preso da riva mentre noi ci stavamo facendo una grigliata, due doppiette impressionanti in sequenza di mostri, con lanci che sarebbero stati a medaglia nelle ultime olimpiadi.
Di Alle che dire, pescatore cha mediamente aggancia grazie alla sua gestione delle esche il doppio dei pesci degli altri, purtroppo l'ho visto imprecare per un follower di una bestia che tranquillamente superava il metro e venti.
Di me ricordo con enorme soddisfazione il mio big (113) preso in mezzo ad un canneto praticamente a top water (ho visto la schiena del luccio fuori dall'acqua che inseguiva l'esca) e un OVER preso a jerk all'imbrunire.
I numeri della settimana: 36 pesci da cartellone di cui 3 OVER 110 (uno a testa, Stefano si è auto limitato) 21 OVER metro e 12 OVER 90. Avevamo anche il metro umano: Vento nei capelli appena uno di noi tre agganciava un pesce stimava con una tolleranza di due/tre cm le dimensioni e non sbagliava mai.........
In conclusione adesso
10 buoni motivi per NON andare da Stefano in Irlanda a pescare:
Stefano ha i capelli lunghi e gli piace Frank Zappa;
In Irlanda ci sono rimasti pochi lucci;
Il tempo fa schifo;
Ci sono solo pecore e mucche al pascolo;
Le italiane sono molto più belle delle Irlandesi;
Nei pub si mangia male;
la Guinness è la solita minestra di birra scura;
Ai fast food ti danno montagne di patatine anche se non le vuoi;
Se vuoi mangiare dei cappelletti decenti te li devi portare da casa;
Ma soprattutto se non ci andate è meglio per noi.
Alla prossima che sicuramente sarà diversa da questa.