2012 IRLANDA -  PikePride

PIKEPRIDE

Nel 2012, dopo diversi tentennamenti, il SFT decide la meta annuale ed ha il piacere di essere ospitato da Stefano Vallongo dell'organizazione PIKEPRIDE. Fin da subito veniamo colpiti dalla Professionalità e dalla Passione che Stefano mette in tutto quello che fa. Grazie a lui abbiamo effettuato delle Catture che un nostro membro definirebbe: "EEEENOOORRMIIIIIIII".

Partecipanti

Cronistoria della Settimana

La Partenza

Alla buon ora del 30 Maggio, il grande Corrado, si trova già in quel di Brescello e recupera, in pochi minuti, gli elementi residenti nella patria di Don Camillo: Matteo, Davide e Luca.

Il tempo di apporre gli adesivi ai lati del furgoncino e dirigiamo il "TAXI PO" verso Reggio Emilia, destinazione "The President House", dove il resto della comitiva ci sta attendendo.

Verso le sette Iniziamo a caricare il bagaglio di Andrea e subito arrivano, su un mezzo taggato "Casamatti", Riccardo e la "new entry" Emilio. Saluti ed abbracci vari si susseguono nell'attesa dell'arrivo del buon Giulio.Il viaggio passa veloce tra cazzate e musica d'autore (da ricordare una originale versione di Colpa d'Alfredo interpretata da Emilio e Andrea). In un attimo siamo a Linate per la foto di rito:Dimenticavo di menzianare che, per l'occasione, Davide e Matteo si erano fatti crescere due folti basettoni stile "pastore angliano" mentre Ricky un baffo messicano alla "Tenente Garcia" :-]]

Il tempo di salire sull'Aer Lingus, con partenza 11.20, e ci ritroviamo all'autonoleggio Hertz antistante l'aereoporto di Dublino. Sganciamo altri € ed optiamo per una più sicura Casco, non si sa mai...

Saliamo in macchina (ci tocca una Picasso C4 e  una Fords S-Max) ed impostiamo il navigatore su "ATHLEAGUE" seguendo le indicazioni fornite da Stefano.

Arrivo ad Athleague

Nel pomeriggio arriviamo al Lodge sul Fiume Suck, buttiamo le valigie nelle stanze e raggiungiamo uno dei Pub del Paese. Con una Guiness nel gargarozzo la comitiva si rigenera annullando la stanchezza del viaggio.

Il Lodge ci sembra subito carino e lo spazio ben diviso su due piani.

Al rientro dal Pub Stefano verifica la nostra attrezzatura ed in breve ci raduniamo in cucina a "cuocere della gomma" ed a sistemare l'assetto di un paio di Esche (da quel momento il mio Bulldawg ha iniziato, come dice lui, a "danzare" in tutt'altro modo).

E' sorprendente constatare la passione e la tenacia con cui Stefano dirige ed organizza ogni aspetto della sua attività. Dopo cena, breve briefing per descrivere cosa ci avrebbe aspettato l'indomani e come avremmo dovuto approcciare "la caccia".

Ognuno raggiunge il proprio capezzale e Davide, stoicamente, conferma la volontà di dormire con il Trattore-Saccaggi. Un sacco di risate poi, nel bel mezzo della notte, quando l'abbiamo visto tornare da noi tutto sconsolato-allucinato, con la coperta sulla spalla :-]]]

Primo giorno di Pesca - Fiume Shannon

Il primo giorno di pesca lo passiamo sullo Shannon organizzati in 3 barche; Alessandro, Riccardo e Andrea vanno sul "barcone" di Stefano mentre il resto del gruppo si divide sulle altre 2 barche con le guide Maurizio (il cuoco) e Alan (il giramondo).

Il fiume ci appare subito bellissimo, nonostante la giornata si presenti parecchio grigia ed il livello dell'acqua un po' scarso.Le catture non si fanno attendere ma senza risultati di interesse se non per una Breme pazzesca presa dall'equipaggio "Venturoli".Come si inizia ad intuire, la barca di Stefano, è comunque la più prolifica.Da menzionare un "piccolo" scazzo di Giulio, al rientro, poi giustificato dalla particolare situazione personale che abbiamo, in seguito, appreso.Secondo giorno di Pesca - Lago Ree + Fiume Suck

Dopo una sostanziosa colazione, ohhh che buona la "Marmite", la comitiva si divide in due gruppi, una parte sceglie di rimanere sul Fiume (stavolta il Suck) mentre l'altra opta per il Lago Ree.

E' quest'ultima scelta che, senza dubbio, restituisce i migliori frutti; da ricordare le ottime catture di Alessandro e su tutte il "Blue Pike".Prestata da Stefano mi ritrovo tra le mani una St.Croix Legend Tournament da 8.6", nonostante sia uno scarso conoscitore, mi accorgo subito della qualità dell'attrezzo (unisce potenza e leggerezza); grazie alla superiore lunghezza poi riesco con facilità a scagliare le grosse esche che utilizziamo a grossa distanza (vedi alla fine del racconto maggiori dettagli sulle ormai famose "Tope").Da ricordare la qualità di pesca e di comfort offerti dal nuovo "barcone" targato Pikepride, una vera figata, spaziosissima e dotata di tutti gli accessori nautici possibili!Nel pomeriggio esce un discreto sole che rallenta i nostri amici esocidi, nonostante ciò da menzionare un discreto luccietto preso con il Suick, dopo una breve lezione sul suo utilizzo, da parte di Stefano.L'equipaggio sul Suck non riscontra grossi successi alietuci, complici il basso livello del fiume e la giornata forse troppo calda, ma torna ugualmente soddisfatto e ripagato dai paesaggi da favola incontrati!

Da menzionare l'incontro, sul fiume, con l'esperto Hangler Irlandese che ben attrezzato di mocassino e jeans decide di effettuare, a mollo, qualche lancio con i Ragazzi ;-]

Al rientro, benzina e pieno di Patatine per il nostro Homer-Saccaggi :-]

Al lodge ritroviamo i gemelli che affrontano Giulio e Ricky a carte, ormai è un classico defaticante cimentarsi alla Bolognani; per chi non fosse delle nostre parti la "bolognani" è un gioco simile al "Tre Sette" in cui ogni partecipante gioca per sè e vince chi fa meno punti; in alcuni casi, in due o tre ci si allea per "far gioco" contro i restanti ma questa operazione crea spesso parecchi fraintendimenti e la relativa coda di imprecazioni...del resto è proprio questo il bello del giocare...

Mentre noi aspettiamo la cena Emilio ricarica le pile facendo un po' di nanna, chissà se sta già sognando le catture pazzesche dell'indomani...Terzo giorno di Pesca - tutti sul Lago Ree

Il terzo, ed ultimo giorno nel centro dell'Irlanda, lo passiamo tutti assieme sul lago Ree. Il clima si presenta in perfetto stile Irish, grigio, nuvoloso, con vento e pioggia a sprazzi. Questo scenario, non proprio allettante, fa invece da cornice ad una uscita, in termini di catture, strepitosa. Durante la giornata, infatti, un po' a tutti si presenta il desiderato momento di estasi.

Sopra tutti Giulio ed Emilio che si sparano ripetute metrate di esocidi, dei veri Draghi verde smeraldo (o "Lavatrici" come qualuno ha osato definirli in virtù delle loro moli esagerate). E' proprio in questo contesto che Giulio effettua la cattura record della settimana, un bestione che il buon Bosisio ha salpato in barca in piena naturalezza.

Di seguito alcuni scatti tra i più rappresentativi:

Il grosso delle catture vengono effettuate con i Topi targati "Miura's Mouse" che il gentile Stefano ci mette a disposizione (ci racconteremo ancora per un pezzo queste catture e le guadinate "al volo" di Mr Pikepride).

Al rientro, solita sosta al pub per la Guinnes di rito, qui l'euforia è alle stelle, complice una partita di Hurling riusciamo a contagiare, nella nostra allegria, tutto il pub che condivide con noi la pazzesca giornata trascorsa.

I racconti si susseguono anche al lodge dove Emilio, a breve rinominato "Mr 3 Metri", risulta incontenibile, descrive la nuova tecnica della "Topa Jerkata", firma autografi e ci fa pisciare addosso dal ridere con la sua scenetta "del gesto", ormai passata alla storia. Molti di noi contribuiscono ad allungare la lista delle catture di rilievo che Stefano ha appeso in soggiorno.La prima parte della vacanza è andata alla grande, domani partenza per l'ovest, Stefano inizia a raccontarci quello che ci aspetta ed in particolare i "crazy pike" che andremo a conoscere...Corrib arriviamo!!!Quarto giorno di Pesca - Lago Corrib

Di buon ora lasciamo la piccola cittadina di Athleague e ci dirigiamo in auto verso la sponda atlantica, dopo circa due ore arriviamo a destinazione e lasciamo i bagagli nell'ospitale B&B posizionato nei pressi di Glencorrib. Ricomponiamo l'attrezzatura necessaria e verso le 10 siamo già sulla sponda del Corrib pronti ad imbarcarci. Gli equipaggi si allestiscono secondo i seguenti raggruppamenti:

Guidati da Stefano ci dirigiamo a nord-ovest dove Alessandro non tarda granchè ad agganciare un paio di bei luccioni, anche qui esce il metrone e l'uomo dalla "mano calda" festeggia brindando con un birrino speciale offerto dalla casa.

Nei pressi di un'isoletta, il sottoscritto, aggancia un altro bell'esemplare che, uscendo dall'acqua, mi viene incontro, a bocca aperta, a massima velocità, si dimena incazzatissimo dimostrando tutta la sua cattiveria (come dargli torto, qui è dove lui comanda incontrastato). Dopo pochi secondi di combattimento perdo la presa ed inizio a capire, sulla mia pelle, cosa intendeva Stefano circa la pazzia di questi lucci dell'ovest.

Ci fermiamo per la sosta alimentare di mezzo dì parcheggiando, tutti assieme, in un porticciolo improvvisato. Qui ho il tempo e la lucidità per accorgermi della bellezza del luogo, scatto un paio di foto ai paesaggi mozzafiato che mi circondano.

Vi confido che nei mesi succesivi, per molte notti, presi sonno visualizzando mentalmente quelle immagini e rivivendo le sensazioni che mi aveva trasmesso quel luogo, apparentemente selvaggio ed incontaminato.

Nel pomeriggio l'attività cala e ci spostiamo a sud, qui l'ambiente si presenta cambiato, più dolce, pianeggiante e ricco di vegetazione. Catturiamo un paio di lucci dal becco strano che Stefano, se non ricordo male, definisce "pig nose", le foto di rito e si riparte.

E' eccezionale come Stefano gestisca e controlli ogni situazione, indica come e dove pescare, non sembra ma sei sempre sotto il suo occhio vigile e, quando serve, ti passa quei semplici ma preziosi consigli che rendono la tua pesca più efficace. Capisce quando è il momento di spostarsi e dove orientare la prua, con lui abbiamo imparato l'importanza del "feeding time", a riconoscere le secche, i "pinetti" sommersi e, come la chiama lui, l'"erba luccia". In ogni occasione si evidenzia il suo obiettivo, ossia quello di farti agganciare il BIG; in barca con lui ti senti sempre tranquillo, anche nei momenti di stanca, perchè sai che stai pescando nel modo giusto e che la mangiata può avvenire al prossimo lancio.Quando si ingaggia un combattimento poi è stupefacente, in pochi secondi riesce a fare quattro cose in contemporanea: getta la boa segnalatrice, attacca la telecamera, valuta la cattura e, se necessario, si prepara con tappetino e guadino; una volta salpato il nostro amico poi ti immortala in sua compagnia in 20 posizioni diverse.Senza dubbio, in questa esperienza irlandese, abbiamo capito l'importanza di una buona guida e non possiamo che fare i complimenti e ringraziare Mr Vallongo!Verso sera, prima di tornare al pontile, facciamo due lanci in prossimità del "Hasford Castle", anche questo si trasforma in altro momento speciale della vacanza. Siamo proprio di fronte alle mura del Castello, vicino a noi scende un piccolo affluente del lago, l'aria prende dal tramonto un colore arancio e non so per quale motivo inizia a sentirsi un sottofondo di cornamusa; sarà una visita guidata ma a me piace pensare che tutto fosse "girato" per farci vivere quel momento perfetto. A rendere ancora più indimenticabile quello scorcio di serata ha contribuito l'interesse di un luccetto che, ingoiando il mio bulldoug nero-arancio, fa sì che possa ritornare a casa con la mia personale "foto ricordo" :-]Ritorniamo verso il B&B e stranamente vediamo un folto gruppo di persone intorno ad un campo da calcio, due persone accompagnano una mucca ed una telecamera, posta sopra un trattore, registra il tutto...ci guardiamo un po' sbigottiti e, non spiegandoci la scena, lasciamo perdere...

Dopo una doccia rigenerante facciamo meta al paesino di Cong che separa la Contea di Mayo da quella di Galway, dopo un breve giretto tra le pittoresche viuzze entriamo in un pub per la cena (peccato che il parco delle sequoie sia chiuso); costeggiamo un piccolo fiume ed anche qui constatiamo la bassa portata, Stefano ci dice che in altra situazione avremmo visto la risalita dei Salmoni, peccato.

Ceniamo non granchè bene, Emilio, al posto di una bella costata di Angus, che desiderava dalla partenza, si trova nel piatto una suola da scarpe e dall'italia arrivano ancora brutte notizie sul terromoto, altre scosse, di una certa intesità, si riproponevano proprio in quelle ore.

Una volta scese le scale ed abbracciato il calore del pub irlandese abbiamo ritrovato tutti il buon umore, bello vedere come giovani e vecchi del paese si ritrovano assieme a bere e ballare in allegria. Le risate aumentarono poi di parecchio quando, trovato appeso nel pub il manifesto della lotteria, ci spiegarono l'originale modalità di estrazione, e quindi capimmo la scena assistita, al rientro, poche ore prima...

La giornata si conclude visitando un altro pub pieno di trofei ittici, non prima però di aver fatto un giretto con un pulmino elettrico parcheggiato in un distributore lì vicino. Ricordo ancora la faccia di Stefano quando, esclamando le parole: "se lo accende, domani faccio un bagno nel Corrib", vede il buon Maurizio avviarsi lungo la strada... spettacolo!!!

Quinto giorno di Pesca - Lago Corrib

La mattina seguente si presenta, per fortuna, con un disreto sole e, dopo un appropiato risveglio muscolare organizzato dal Venturolli, in perfetto stile yoga-villaggio turistio, ci abbuffiamo con una colazione in perfetto stile anglosassone; la signora di casa, assieme a piatti e scodelle tutte infiorellate, non ci fa mancare nulla. Unico rimpianto, non aver visto la figlia "pigiamina" in tiro, la sera prima...

Foto di gruppo sotto l'insegna "Topaz", a volte il destino, e ci dirigiamo in un altro imbarcadero, più o meno al centro del lago (sponda est).

Sotto nuvole pannose del miglior cielo d'irlanda iniziamo la giornata alieutica. Della giornata ho un chiaro ricordo soprattutto di due cose: della baia dove ci fermammo per il pranzo (sembrava di essere in una spiaggia caraibica) e del bestione che mia ha lasciato a bocca asciutta dopo un bel combattimento (di seguito riporto lo stato del jig che il luccione ha incastrato nelle cannelle).

La serata si chiude con una bella doppieta mia e di Andrea, due luccioni presi in contemporanea sul metro, peccato che, come al solito, il sottosritto dopo un po' vede la sua lenza allentarsi improvvisamente.

Da quel momento non c'è stato più nulla da fare, il nostro compagno di barca si era trasformato nel "Saccaggio-Killer" e da quell'istante ogni preda era un affare dell'ormai non più "Biancone". Da sottolineare infatti che questa è stata la volta buona del nostro presidente, nella terra dei folletti si è sverginato prendendo anche più di un pesce da metro. Come non dire grazie al grande Stefano!!!

Ritorno al BB e cena all'Angler's Pub chiudono anche questa bellissima giornata!

Sesto giorno di Pesca - Lago Corrib

Il sesto giorno si ritorna al Corrib con un approdo ancora più a sud, bellissimo questo lago che offre diversi ambienti ognuno caratterizzati da una propria particolarità-bellezza.

Anche in quest'ultima sessione escono dei bei bestoni ed il buon Saccaggi replica le sue prodezze, con altro metrone.

Settimo giorno - il Rientro

Questo giorno, come potrete immaginare, non ricalca le emozioni dei precedenti considerando che è servito per ripercorrere tutta la parte centrale dell'isola e ritornare all'aeroporto. Il tempo di firmare all'unisono la pallina da Hurling, ricevuta in dono dall'irlandese al pub, e via in auto. Non fu così facile riprendere la strada del noleggio auto nel caotico centro di Dublino.

Il resto non conta più, l'avventura è ormai finita, rimane solo una piccola emozione per l'incredulità di Giulio nel non vedere, nel bagaglio del taxipo, la sua valigia al rientro in quel di Reggio. Il giorno seguente dovette ritornare a Verona :-[

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SPECIALE ATTREZZATURA

Di seguito alcuni elementi che si sono dimostrati vincenti nella battuta Irlandese, chissà che al "prossimo giro" si riesca a ridurre la quantità di "gingilli" in valigia...

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