2013 IRLANDA - Pikepride

Nel 2013, per vari motivi, il SaccaggioFT si divide in due sottogruppi. Il più numeroso decide di tornare in Lapponia, dall'amico Marino, mentre i seguenti elementi decidono di replicare l'esperienza Targata Pikepride.

Partecipanti

Cronistoria della Settimana

La Partenza

Il viaggio ha inizio il 30 maggio verso le 12.00 quando i due Cremonesi, Alessandro ed il Fiuma, giungono a Brescello. Mangiamo qualcosa assieme e poco dopo partiamo per Reggio con il pulmino del Pommy, che, per via di alcuni impegni imprevisti, delega il suo "assistente" Raimondi.

Passiamo a recuperare il Presidente e ci orientiamo verso Bologna, lì ci attende il volo AirLingus 23ZHMF delle 16:25.

Al Check in incontriamo due tipe che subito "hanno da dire" per il nostro Tubo, in effetti risulta ingombrante per via della monopezzo del Presidente, una Santa Croce di quasi 9 piedi (8.6 per la precisione). La rompi-scatole, regolamento a mano, ci vuole proprio "sassare" e smuove mezzo aereoporto per recuperare un metro. Quasi gli facciamo un bel "Salame" quando effettua la misura di 2,77 cm e la lunghezza max consentita è 2,78 ;-]

Superato questo scoglio partiamo per Dublino con un clima tipicamente Irlandese, era da due mesi ormai che in Italia pioveva senza sosta...

In aereo Sacchetti ci teorizza sulla divisione delle Società in capi e mezzi capi, come al solito non tace un attimo ed in orario, verso le 18.00, siamo a Dublino; qui in perfetta inversione di ruoli troviamo un clima soleggiato e 19 gradi...sarà l'inizio di una settimana Estiva...

Qui ci sentiamo quasi di casa, recuperiamo l'auto e, con la guida a sinistra che non è più un problema, ci avviamo senza indugio verso Athleague.

Giunti al lodge prendiamo posto al piano terra ed occupiamo le due stanze secondo i seguenti accoppiamenti: Alessandro-Luca, Andrea-Fiuma. Quest'ultimo dimostrerà di essere un vero fuoriclasse del letto riuscendo a dormire tutta la settimana al fianco del Russatore più tremendo della compagnia.

Di seguito la cronistoria degli 8 giorni di pesca che siamo riusciti a regalarci quest'anno.

31-05-2013 - Primo Giorno di pesca - River Shannon

Dopo esserci alzati e lavati ci spariamo una bella colazione abbondante, questa si presenta una buona occasione per conoscere i nostri compagni di avventure.

Ci presentiamo con i due simpatici romani Andrea e Fabrizio e subito ci colpisce il pittoresco "Frisk", un giovane romagnolo un po' eccentrico ma con una passione sfrenata per la pesca.

Usciamo di casa e ci mettiamo in attesa delle guide di fronte al capannone, qui Saccaggi dà seguito alla sua idea di fare un calendario sui film irlandesi e si stende a terra, mimando le scene del film Trainspotting...ecco il risultato:

Il tempo di un paio di foto con il pony rinchiuso nel recinto lì vicino e partiamo verso la località "Ballinaculla" ai bordi del Fiume Shannon.

Giunti sul posto ci dividiamo, io e Ale andiamo con Alan mentre Andrea e il Fiuma salgono sulla canadian di Mattia.

Peschiamo un po' e verso la fine della mattina Andrea ed il Fiuma ne combinano una bella, presi da spirito caritatevole pensano di poter disincagliare uno di quei grossi Cruise che fanno la spola sul fiume. Con la collaborazione di un paio di Irlandesi, anch'essi non troppo svegli, rischiano di farsi un bel po' di male: Saccaggi prende una botta in testa mentre il Fiuma finisce in acqua a far compagnia ai nostri amichetti esocidi.

Ecco il video dove i nostri "eroi" ci raggiungono aggiornandoci sull'accaduto: 

Facciamo tutti opera caritatevole e rivestiamo da capo a piedi il buon Gianluca che, ospitato dalla coppia irlandese, si riscalda un po' con una bella doccia calda.

Nel frattempo raggiungiamo la zona di "Clonmacnoise" dove ai fianchi di un'attrezzato pontile vi è un bel Castello con diversi ruderi; il paesaggio è davvero carino.

Alessandro non perde tempo e lanciando dal pontile, prima con il nuovo jerk svedese dalla coda gommosa, e poi con una Spintube, fa secchi due bei luccioni.

Alla fine della giornata prendo 3 pike, 2 a jerk ed uno con la topa mentre Alessandro 8 di cui almeno la metà over 80 cm; non ricordo il "finale" dei soci Andrea e Fiuma.

Rientriamo e, dopo una bella doccia, ci preparano i Cappelletti portati dal Presidente, ci fa piacere vedere il Vallongo apprezzare il tipico piatto Emiliano.

Chiudiamo il pasto in bellezza con un paio di Viennette gelato in onore dei 30 anni di Alan, Buon Compleanno!!

Non è finita, Stefano sbaracca tutta la sala e ci riunisce in sala per una breve "Conference", interessante, ci parla di cose pratiche e di buon senso ma che spesso non mettiamo in pratica. Ci racconta un po' quello che ci attende l'indomani, alle 7.30 partenza fissata per l'ovest; Corrib arriviamo!

01-06-2013 - Secondo Giorno di pesca - Corrib zona Sud

Dopo un'oretta di viaggio arriviamo al "Castello delle Streghe", abbiamo battezzato questo luogo così perchè in prossimità dell'imbarcadero è presente un castello parecchio tetro. Nella seguente foto potete scorgerlo sullo sfondo.

Prima della partenza il Frisk ci indottrina un po' e si esibisce in uno dei suoi show: "E ci spariamo il Corrib come se nulla fosse"...

Io e Alessandro siamo in barca assieme e Stefano ci fa da guida, si ricorda benissimo del bestione che l'anno prima mi ha lasciato a "becco asciutto"... forse per questo motivo, decide di portarci subito nella baia del fattaccio. Come al solito Stefano, e questo ne è un piccolo esempio, stupisce per la memoria e l'attenzione che mette nel rapporto con i "Clienti".

Partiamo a lanciare a ripetizione ma per un paio di ore nessuna risposta finchè, alle 11, Stefano aggancia un bel luccione con una Topa tutta nera ed occhio giallo.

Iniziamo a crederci e ripassiamo sugli stessi erbai fino ad un attimo prima inanimati, vediamo alcuni segnali e poco più tardi, con la stessa topa, prestatami da Stefano, aggancio un 104; si tratta di una luccia un po' malconcia ma con una testona non indifferente.

Il tempo di scattare qualche foto ed è il turno di Alessandro che, nel giro di pochi lanci, fa una bella tripletta da: 90, 94 e 97 cm. Che storia, gli stessi posti un attimo prima "senza vita" diventano luogo di attacchi e battaglie, chissà cos'è che fa scattare il raptus a questi pesci...

 

Per recuperare le forze Stefano dirige la barca verso uno dei posti più carini del Corrib, si tratta della "Ballindiff Bay" dove è presente un piccolo Angling Club; qui il fondo del lago e sabbioso e col sole si ha l'idea di essere in una spiaggia tropicale.

Tutto va per il meglio, il posto è strepitoso, tira vento e la temperatura dell'acqua gira sui 15°.

Completano il quadro positivo le notizie che ci scambiamo al cellulare con i ragazzi, anche loro si stanno divertendo alla grande.

La giornata si chiude con le seguenti catture:

Io e Ale: 107, 104, 97, 94, 91, 90

Andrea e Fiuma: 106, 101, 100, 92, 90, 70 e 60.

Torniamo al B&B, buttiamo la roba e partiamo subito per Cong, qui ceniamo al solito Pub del "Nido del Corvo". 

Per me Stufato di Agnello con purè ed immancabile Guinnes. Si chiacchiera un po' ed il Fiuma concentra l'attenzione con le sue Porno-Storie :-]]

Usciamo con la penombra e proviamo a visitare il parco delle Sequoie, non possiamo perdercelo anche quest'anno! Anche se la luce è veramente scarsa rimango incantato, è veramente bellissimo. Vedo dal vivo il casotto di pesca fatte dai monaci sul fiume, mi fa effetto avere davanti l'immagine vista poche settimane prima su wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Cong_River_,County_Mayo.jpg

Cambiamo pub e ci spariamo un'altra Guinness, il Fiuma continua con le sue storie ed il divertimento è assicurato. Con il sorriso sulle labbra torniamo al B&B ed in fretta siamo sotto le coperte per una dormita meritata.

02-06-2013 - Terzo Giorno di pesca - Corrib GreenField

La mattina seguente è un piacere ritrovarsi per colazione nel soggiorno del B&B, qui facciamo una bella scorta di calorie tra cereali, yogurt e marmellate di ogni tipo. Dopo aver fatto un po' di chiacchiere partiamo per una destinazione del Corrib non visitata l'anno precedente, precisamente ci imbarchiamo in prossimità del porticciolo di GreenField. Passiamo un piccolo sotto-passo ed inizia l'avventura...

Ancora una volta Andrea ed il Fiuma sono assieme ma stavolta con Alan, io e Ale andiamo con l'amico veneto biologo Andrea.

La mattina si presenta grigia e priva di vento, solo qualche follower stuzzica il nostro desiderio di esocidi; in completa "bianca" decidiamo di pranzare lasciando le zone nei pressi dell'isola per il pomeriggio.

Le guide ci dirigono verso una torretta ai cui piedi è presente una piccola casetta con una splendida vista lago.

Per tirare su il morale il solito Fiumarolo "attacca" con le sue storie; considerando che gli argomenti girano sempre attorno alla "passera" una guida gli chiede: "Ma se fra un paio di anni diventi impotente cosa fai?" Il Fiuma senza pensarci più di un secondo se ne esce con: "Faccio l'operazione e divento Trans" lasciando a bocca aperti i vari interlocutori :-]]

I discorsi si susseguono passando per le avventure sempre del Meriot ad Amsterdam, ci racconta che a quei tempi "filtrava" parecchio ed una mattina, i suoi amici lo trovano, a 4 zampe, ad abbaiare alla gente per strada :-]]]

Verso le 13.00 le guide consultano la mappa e ripartiamo, ci dirigiamo a nord, verso una baia bella ampia dove cerchiamo un erbaio che non c'è (la stagione quest'anno è ancora indietro per via delle frequenti piogge). Perdiamo tempo un po' di qua, e un po' di là, ed il feeding time purtroppo ci sfugge. Sentiamo innegabilmente la mancanza del condottiero Vallolongo...

Per cercare di far fruttare il tempo residuo torniamo sui passi della mattina e ri-perlustriamo la foce e la piccola isoletta lì nei pressi.

Considerando il periodo di stanca, non si vede una mangiata neanche a pagarla, mi perdo curiosando nella cassetta del buon Andrea Milanesi. Provo tutte le sue esche e mi faccio spiegare come lui le utilizza; mi innamoro del Joistick della ACE che lui ha in colore giallo fluo a punti neri, è facilissimo da usare e risponde in  modo a volte imprevedibile (lavora un po' da jerk ed un po' da glider, davvero forte!). Mi riprometto che quello sarà sicuramente il mio prossimo acquisto!

Sul tardi vediamo diverse cacciate, sempre nei pressi dell'isoletta, ma non riusciamo ad effettuare alcun strike; torniamo con la coda tra le gambe e la giornata si conclude con una bella bianca generalizzata :-[[

Al rientro alla macchina troviamo un bellissimo border collie che insiste nel voler giocare con noi; Alessandro cede nella tentazione ed inizia a lanciargli un bicchiere di carta. Era veramente coinvolgente, non potevi non prestargli attenzione.

Prima di rientrare per la doccia passiamo dal supermecato e come al solito, complice il buon Saccaggio, acquistiamo un po' di vaccate (dolci e patatine).

Alla sera si torna in quel di Cong dove troviamo il solito pub, ma super imballato di gente, quella sera un piccolo complessino rallegra gli animi con buona musica dal vivo.

Faccio una scappata al bagno e trovo il poster del Film con John Wyne girato proprio a Cong. Poco dopo usciamo dal pub e passiamo proprio per la casetta bianca e rossa del colossal "The Quiet Man".

03-06-2013 - Quarto Giorno di pesca - Corrib zona Sud

Considerando l'esito della giornata e le previsioni meteo, Stefano non se la sente di portarci al nord e declina per la più "collaudata" zona sud; qui l'acqua è più bassa e gli erbai più formati. Non so come sarebbe andata con una scelta diversa, fatto sta che ci è spiaciuto parecchio non vedere il "Braccio della morte". La zona nord dal punto paesaggistico mi era rimasta veramente nel cuore, come detto nell'altro pezzo, mi sono addormentato diverse notti pensando di trovarmi in quel luogo :-]

Come al solito passiamo alla Topaz per fare benza ed organizzarci il pranzo, cogliamo l'occasione per fare una bella foto di gruppo.

Ancora una volta ci troviamo al Castello delle Streghe ed il paesaggio si presenta come ipotizzato da Stefano.

Il Corrib è piatto come una tavola, la giornata è grigia e senza un alito di vento; le previsioni di pesca dicono: "Bianca"...

Io e Ale saliamo in barca con Alan mentre il Fiuma ed Andrea vanno con Stefano.

Iniziamo a pescare ma per tutta la mattina non vediamo un segno, solo Fabrizio di Roma prende un 80 cm con un Jig blu.

Trainiamo delle esche in un ambiente surreale, tutto è fermo, silenzioso, l'aria è tersa e lo sguardo raggiunge facilmente le rive del lago. Capisco che non è giornata e, sfruttando un'apertura del cielo, mi sdraio a prendere un po' di sole.

Nel pomeriggio le cose si ripetono, solo Fabrizio, Andrea ed il Frisk si difendono, prendendo alcuni pesci alla foce del Clare. Il consiglio di Stefano, di picchiare negli hot spot segnati sul Gps, si rivela vincente. Noi invece giriamo un po' a caso e non combiniamo nulla di buono. Alla fine della fiera, del nostro gruppo, solo Saccaggi fa un 80 cm.

Rientriamo al porticciolo e troviamo le sponde del lago in versione "Riccione"; la temperatura dell'aria gira sui 22° e per gli Irlandesi è Estate. Ci divertiamo a guardare i bambini giocare con l'acqua mentre le mamme si godono la tranquillità del luogo. Al rientro ci stacchiamo dal gruppo e ci fermiamo a fare alcune foto, carina è la casetta con tetto in paglia che troviamo lungo la strada, come il giardino pieno di acquilegie di ogni colore.

Al Bed & Breakfast facciamo le valigie e decidiamo di rientrare nel Centro-Irlanda con i Romani; solo il Fiumarolo rientra con Stefano. Facciamo una doccia ed in poco tempo ci troviamo all'Hangler Hotel. La cena è ottima, su tutto il Chowder ed il Fisherman plattern, come la compagnia.

Ad Athleague ci fermiamo sul Suck per una sosta al "Mulino", questo angolo ci affascina sempre, questa volta condividiamo la vista suggestiva con Andrea e Fabrizio.

Alle 23.00 siamo a casa, ci aspettano 2 Padovani che conosceremo l'indomani. Con una bella dormita si chiude il quarto giorno, siamo a metà della spedizione, per ora bicchiere mezzo vuoto, pochi pesci nel carniere, mi consolo con il 104...

04-06-2013 - Quinto Giorno di pesca - Ree Baia del Cancello

Il Quinto giorno di pesca si apre con un'altra bella giornata di sole; facciamo colazione e conosciamo i due ragazzi di Padova giunti la sera prima.

In cucina si intravede una bestia strana, non capiamo bene se si tratta di un agnello o di un capretto...

Alle ore 9.00, con Stefano, carichiamo l'attrezzatura e partiamo; la temperatura è tutto un programma: 18°.

 

Ste ci aggiorna che pescheremo sul secondo lago, in termini di grandezza, che lo Shannon crea nel suo percorso, il REE. Arriviamo sul posto e troviamo lo specchio d'acqua piatto come una tavola, nooooo!!!! 

Cominciamo a scaricare e speriamo che a breve la situazione possa cambiare.

Io e Ale saliamo con Stefano mentre il Fiuma e Andre con Mattia.

Appena usciamo dal porticciolo ci troviamo nei pressi della "Baia del Cancello", proviamo subito fuori e poi dentro. Sembra un'acquario, l'acqua è cristallina, sotto si vede tutta la vegetazione, il fondale del Ree è uno spettacolo. Sarà dura prendere qualcosa, in queste condizioni i lucci ci vedono a 20 metri di distanza...

Il caldo si fa sentire e per un po' pesco in mutande. Provo diverse esche e mi fisso su un Jerk dell'Apell giallo-verde, il Van Oben, che fa delle sbandate a galla, un po' controllate, un po' meno...

Proprio con quest'esca riesco a far incazzare un luccio che forse non ne poteva più di vedere quel coso sulla testa. Sta di fatto che il suo raptus ci ha permesso di rompere la mattina.

Il combattimento poi non lo si può proprio definire "da manuale" e, forse per questo, ce lo ricorderemo per un po'; sta di fatto che poco dopo la ferrata mi si sgancia il mulinello e non riesco a tenere il filo in tiro. Per fortuna Ale mi viene in aiuto, con un po' di tribolazioni riusciamo a ripristinare l'assetto e tiro a bordo un discreto pescetto.

Il seguito della mattina rispecchia il paesaggio: "Calma piatta" :-[

Ci spostiamo verso la sponda opposta e, nei pressi di una torretta, ci organizziamo per il pranzo; qui troviamo una piccola rientranza adatta ad accogliere le nostre barche. In quel piccolo canaletto assisto ad una schiusa esagerata, l'acqua è coperta di MayFly.

Durante il pasto Stefano coglie l'occasione per montare la canna da mosca, nel contempo fornisce al Fiuma un paio di dritte circa la modalità di utilizzo. Ha un fascino attrattivo vedere pescare in quel modo, chissà che in futuro non si riesca anche noi...

La temperatura dell'acqua raggiunge i 18°...

Poco dopo aver iniziato la "sessione" del pomeriggio ci investe una grossa tegola, Ale riceve una telefonata da casa e le info che giungono non sono delle migliori, papà non sta bene...poco dopo Alessandro decide di tornare a Casa :-[[

Forse per regalargli un'ultima gioia irlandese qualcuno, da là sopra, fa partire un bel soffio di vento che inizia ad increspare la pelle dell'acqua.

Come d'incanto "tutto gira" e iniziamo a prendere, il Fiuma con un buster persico giallo fa secco un 105 cm; bel pescione, bravo Fiuma!

Altro drift e altri pesci, la barca del Presidente dà il meglio scegliendo il lato aderente alle cannette; per una volta viene smentita la teoria che i big non siano lì...

Dopo aver visto diversi "Grussi" lasciamo la barca degli amici in zona hot e ci spostiamo un po' più sopra; ci fermiamo di fronte ad una collinetta quasi per intero di colore arancio, per via degli arbusti completamente in fiore. Anche i biancospini, presenti un po' ovunque, sono tutti fioriti e completano, di color bianco, il resto del paesaggio.

Appena fermata la barca Stefano lancia un'anguillone della savage color viola-nero e subito "Sbang" un bellissimo luccio, sopra i 90, dai forti riflessi dorati; lui dice che si tratta di un "Emerald", sta di fatto che si presenta come un bel barilotto.

Altro drift e Alessandro, di Topa, ne prende un paio proprio belli:

Dopo alcune ore di divertimento facciamo dietro front e Stefano conduce la barca verso il pontile; prima di attraccare facciamo due lanci nei pressi del vicino erbaio e con due Jerkate prendo l'85 cm che chiude la giornata. Non riesco ad essere felice quanto la giornata meriti perchè durante il rilascio mi scivolano gli occhiali in acqua, peccato doppio anche, era un regalo della mia metà :-[

Torniamo a casa, c'è un agnello da 22 Kg che ci attende!

Prima di cena smanettiamo un po' con il portatile che Stefano mette a disposizione degli ospiti, in questo frangente ci risulta molto prezioso per effettuare la prenotazione del volo di rientro.

05-06-2013 - Sesto Giorno di pesca - Fiume Suck

Con inevitabile tristezza di buon'ora siamo già in piedi, alle 6.45 partiamo per l'aereoporto di Knock, situato un centinaio di km a nord ovest. La mattina è stupenda e l'aria frizzantina, gli uccellini fischiano e vengono un po' a mitigare il momento poco desiderato.

Il viaggio di andata scorre veloce anche perchè per strada siamo solo noi, attraversiamo il centro irlanda e la crisi del paese è evidente; ovunque cartelli di vendita, sia su abitazioni che terreni :-[

Arriviamo all'aereporto che si presenta piccolo ma ben organizzato, sicuramente da tenere in considerazione per la sua posizione situata in zona "Corrib".

Un abbraccio e una pacca sulla spalla per tirare un po' su Alessandro che, al pensiero per il padre, unisce la rinuncia alla desiderata vacanza di pesca...

Mi rimetto in viaggio ed alla velocità della luce mi sparo il percorso a ritroso. Perdo tempo solo in due frangenti, dove mi fermo a scattare un paio di foto.

Il primo riguarda una famigliola che quella mattina decide di spostare il gregge da un pascolo all'altro, peccato che come percorso scelga proprio la strada asfaltata; è incredibile, le pecore occupano entrambi i sensi di marcia ed i "pastori" governano la mandria stando comodamente seduti in macchina. La moglie agita un bastone fuori dal finestrino ed a tratti lo sbatte sulla carrozzeria dell'auto, il marito, "bello come il sole", seduto lato passeggero, si rilassa come se fosse tutto normale...incredibile, non posso credere ai miei occhi!!

Altre cose carine di quella mattina la "statua col vitello" ed i "fantocci in cartapesta" trovati in un piccolo paesino in festa:

Verso le 10 arrivo al lodge, dove il resto dei ragazzi mi sta aspettando, destinazione: Rivers Suck.

Arriviamo sul posto e scarichiamo le barche, splende un bellissimo sole e tutto il paesaggio presenta colori estivi.

Io e il Fiuma saliamo con Mattia ed assieme alla barca di Alan e Saccaggi risaliamo la corrente verso la zona delle "acque alte", i padovani in direzione opposta.

Come al solito la giornata si presenta bella, se facessimo turismo, ma non di certo adatta alla pesca, risultato si prende quasi zero (in verità Saccaggi ed Alan qualche pesce dietro riva lo fanno); alle 13 ci fermiamo per il pranzo, il fiume è bellissimo, sulla sponda opposta ci fanno da cornice un branco di cavalli allo stato brado; in cielo passa qualche nuovolone "panna montata" che causa repentini cambi di luce. La leggera brezza e l'erba di smeraldo completano un paesaggio da sogno che ci fa dono di tutto il suo potere taumaturgico.

A metà pomeriggio faccio un 75 con il solito baster persico mentre il Fiuma stana e prende diversi piccoletti con lo spinner; Sacchetti ne fa secco uno con un rotante.

Rientriamo al ponticello verso le 18, il sole è un po' calato ma ci regala ancora una luce gialla e potente, l'aria gira sui 22 gradi mentre l'acqua sui 17, incredibile.

06-06-2013 - Settimo Giorno di pesca - Ree "Baia dei Militari"

La mattina seguente, in attesa di colazione, propongo ad Andrea una piccola passeggiata, in accordo sul da farsi imbocchiamo lo stradello. Come ormai d'abitudine la giornata è ottima e l'aria profumata "al biancospino". Superiamo il ponticello sul Suck, il lodge è a pochi passi dal fiume, ed arriviamo "alla pietra del castello strano".

Qui ci fermiamo un attimo a scattare un paio di foto, è impossibile non accorgersi della bellezza di questo pezzo di Irlanda. La sensazione è quella di essere abbracciati da una natura amica e, quella pietra messa lì, ci trasmette un qualcosa di speciale, quasi magico. Poi mi volto, vedo 4-5 folletti e...OK...mi spiego tutto ;-]

Proseguiamo nel percorso osservando mucche e quercie pazzesche, sulla strada troviamo una micro-casetta, quasi da Hobbit, un piccolo cartello ci ricorda che qui nacque e lavorò la prima Vetrinaria donna d'Irlanda.

In pochi passi rientriamo al lodge, facciamo colazione e con le guide Alan e Andrea saliamo sui furgoni, il Ree ci attende. Anche oggi sole pazzesco e 20 gradi alle dieci di mattina. I padovani hanno combinato, con Stefano e Mattia, per una spedizione sul Corrib.

Appena usciti sul lago, seguendo le indicazioni, facciamo un paio di drift senza esito sulla boa lasciata dal Vallongo in precedenza. Per evitare perdite di tempo prendiamo la direzione della Baia dei Militari. Nella zona compresa tra la baia e le isole vediamo diversi attacchi, io prendo un 90 che decide di mangiare la mia topa a 20 cm dalla barca, quasi mi spaventa considerando inaspettata la mangiata in quella zona.

 In seguito entriamo nella baia, da subito mi accorgo che questo è un posto da urlo, l'insenatura è molto ampia, nella parte superiore c'è un piccolo cordone di roccia che in certe zone emerge creando una zona ad acqua bassa, verso la gola poi torna a sprofondare fino alla fine dove si presenta un canneto esagerato.

Facciamo una passata veloce, l'acqua è ferma e come al solito sotto si vede tutto! Ecco una seguita con piccolo tocco, il pesce è notevole ma poi si nasconde dentro le canne. Riproviamo diverse volte ma ormai lo abbiamo spaventato. Decidiamo quindi di salire sulla passerella in legno e di fare la pausa pranzo proprio nei pressi di un piccolo casotto. Qui vi è apposto un cartello che ci ricorda che questa è zona di esercitazioni, in quel frangente collego le frasi mille volte sentite in precedenza sulla famosa "Baia dei Militari"!

Con la pancia piena Alan ci guida verso la successiva baia, un po' più piccola ma di altrettanto interesse; vicini alla sponda sentiamo le urla, le risate e gli sguazzi di un gruppo di ragazzino, Alan mi fa vedere che siamo proprio nel retro dell'albergo dove è presente un bellissimo campo da golf; qui ricollego l'anno precedente dove, proprio lì, ci eravamo imbarcati con Stefano. In quella zona Alan tira fuori un "Pig" sul marrone e nel giro di poche Jerkate fa un metrone "bello ciccio", bravo Alan! Questo ci conforta e ci dà un po' di carica. 

Poco dopo torniamo indietro e ci scambiamo di posto con la barca di Andrea; il vento inizia a crescere e sull'acqua si creano piccole onde.

Chiedo un consiglio ad Alan che non esitando un secondo mi dice: "metti su quel manta nero"! La scelta risulterà più che azzeccata!

Nei pressi della cresta infatti prendo un bel 95 cm.

Ora il vento è ottimo e la pacchia è solo all'inizio, per un paio di ore è il delirio, sicuramente uno dei momenti alieutici più belli della mia vita. Se confronto lo stessa baia visitata alla mattina tutto è mutato; è lapalissiano che risulta proprio il vento a giocare il ruolo determinante; col vento si muove l'acqua, che muove il fondo, che fa muovere il pesce foraggio; di fatto la tavola è apparecchiata e, per i nostri amici, il richiamo risulta irresistibile. Anche le "trasparenze" dei giorni precedenti si dileguano e l'acqua ora si presenta velata, credo anche questo elemento contribuisca a rendere i pesci meno diffidenti, senza contare il rumore dovuto alle creste di spuma che si infrangono sulla superficie.

Altro drift ed altro pescione, il Manta, unito al momento topico, fa la sua parte, ad una decina di metri dalle cannelle una lucciona da ben 104 cm decide di sferrare il suo attacco; ancora un grazie speciale ad Alan che mi fa un paio di foto veramente da urlo!

Avvisati, i ragazzi non tardano a tornare, e anche loro iniziano a prendere bei pesci; il nostro presidente si fa notare per un 92 in "versione mucca". Il Milanesi, dopo averne sbagliati diversi con relative imprecazioni, decide che è il momento di iniziare a prendere; con un jerk persico "from sweden" effettua diverse catture sopra i 90 cm. Altri drift ed altre emozioni, Alan lo sbaglia; è sicuramente un momento magico!

Non capiamo ancora per quale motivo verso le 18.00 le guide ci indicano che è l'ora del ritorno lasciandoci di stucco; il presidente ancora si incazza se ripensa all'accaduto, del resto lui è l'uomo della storica frase: "qui non si pesca un ca..o", coniata nel 2005.

Il rientro anticipato ci fa perdere qualche occasione di pesca ma ci fa guadagnare tantissimo tempo per altre esperienze comuni. 

Appena scesi a terra facciamo la conoscenza di un paio di irlandesi che tengono le moschine vive in una scatola di legno, altri hanno diversi pannelli di polistirolo pieni di mosche artificiali dai colori più vistosi. Non per ultimo un vecchietto magro dal baffo stile "generale carlson" che gira avanti e indietro a tratti mettendosi sull'attenti, forse è un residuo della baia dei militari ;-]

 

Rientrando ci fermiamo al piccolo centro commerciale di Athleague, è incredibile vedere come più del 50% degli scaffali sono occupati da dolciumi, patatine e schifezze varie; ma quante vaccate mangiano sti irlandesi. Anche noi ci adeguiamo e, complice la calda serata, ci mangiamo un bel gelato alla panna. Prima di tornare in macchina ci facciamo un bell'auto-scatto per immortalare la giornata. Senza ombra di dubbio momenti fantastici!

Considerato l'orario, presto per la cena, non esitiamo un secondo a fermarci alla solita tappa "del mulino"; qui sembra l'acquafan, un gruppo nutrito di ragazzi/e si stanno divertendo con l'acqua, chi pesca con un retino, chi con le mani, chi si diverte a farsi accarezzare dalla corrente. Anche noi ci uniamo allo spasso cimentandoci noi stessi nelle medesime attività. Una ragazzina ci fa vedere il sue retino, zeppo di xxx (adesso non ricordo + il nome), il Fiumarolo freme, la sua indole da bracconiere viene parecchio stuzzicata ;-]]

Peccato dover rientrare, la serata è d'avvero stupenda, doccia e cena ci impongono la via del lodge. Segue una cena tranquilla, replico una passeggiata al dolmen, stavolta con Mattia, forse per ringraziarlo dei momenti che ci ha propiziato. 

Peccato che Alessandro non abbia potuto godere di questa "giornata al top" :-[

07-06-2013 - Ottavo Giorno di pesca - Ree "Foce River Inny"

Ultimo giorno di pesca, il Ree ci ha regalato una giornata super quindi non si può che replicare. Questa volta Alan e Mattia ci dirigono in una zona che non avevamo mai visto. Appena arrivati il lago si presenta nella solita veste: tabula rasa e sole potente, in cielo non si riesce a trovare un pezzetto di nuvola.

Mentre Saccaggi si dedica al suo sport preferito, la cagata all'aria aperta (questa volta viene immortalato pulendosi il deretano con "fogli da 100€"), prepariamo la roba e facciamo due foto:

La mattina non va gran che bene, giriamo un po' a vuoto cercando gli erbai buoni, a sentire Alan sono ancora indietro. Poco prima di pranzo arriviamo nei pressi della foce del fiume Inny, il paesaggio sopra, ma soprattutto sott'acqua ci ripaga delle mancate catture. 

Con un buster nero e argento sblocco la situazione salpando un bella lucciona, la misura dice 98 ma la dimensione che più sorprende è la larghezza, una pancia che sembra una tinozza. Gran pesce, che missile!

 

Dopo la cattura risaliamo per un breve tratto il fiume, qui decidiamo di approdare per il pasto.

Faccio un giretto sulla riva e cerco di immortalare la bellezza del luogo, il colore giallo-arancio degli arbusti, il venticello ed il cinguettare degli uccellini. Col cellulare ho fatto un piccolo video, che ogni tanto rivedo, che ho chiamato: "un minuto di paradiso". Eccolo:

Terminato il pranzo il sole, a picco sulle nostre teste, picchia come non mi era mai capitato di sentire in Irlanda; in seguito a questa considerazione qualcuno lancia la proposta: facciamo il bagno? Non facciamo in tempo a terminare la frase che il Fiumarolo inizia a denudarsi e, con un "banzaiiiiiii" dei suoi si butta di testa; nello stupore e divertimento generale decido di seguirlo...

Lo show del Fiuma, una volta raggiunta la riva, continua con alcune delle sue perle prese dal "Silenzio degli Innocenti"; tutti a ridere fino alle lacrime; un momento da ricordare di sicuro al pari della jerkata sexy sul baltico. Questo materiale però rimane top secret e visionabile solo da pochi... :-]]

Ci rimettiamo in barca e in un secondo sono asciutto, adesso ci aspetta la foce dell'Inny. Proviamo e riproviamo pensando di replicare la cattura di fine mattina, ma niente. Il posto sembra perfetto per prendere, forse il troppo caldo ed il poco vento compromettono però le nostre speranze. Qualcuno, capito l'andazzo, si gode gli ultimi minuti di relax consapevoli che la pacchia ormai era agli sgoccioli. Io imperterrito non ci mollo e continuo a lanciare fino all'ultimo, alla fine della vacanza avevo acquisito una discreta tecnica con sti jerk maledetti!

Rientriamo rimanendo sbalorditi dalla quantità di irlandesi che sostano sulle rive in "versione balneare", sui laghi eravamo a vedere si e no qualche persona...

Rientro, cena e si sbatte tutto in valigia!

08-06-2013 - Si rientra dal "Surf and Turf"

La mattina è sommessa, Stefano ci accompagna nel viaggio di rientro dando termine alla spedizione "SURF & TURF": piatto tipico irlandese che unisce terra e mare, fatto con bistecca di manzo e gamberi.

Unico rimpianto è non aver partecipato alla spedizione Atlantica col Frisk ed i romani. Vi consiglio di recuperare su facebook le ghignate di quell'occasione; grazie ai video condivisi è come se anche noi avessimo vissuto un po' della loro "esperienza  SURF". 

Bellissima esperienza peccato per i troppi giorni soleggiati senza vento, sicuramente abbiamo visto un'irlanda in veste estiva mai vista in precedenza.

Un grazie a Stefano, ad Andrea, Alan e Mattia per la disponibilità e pazienza che hanno portato col nostro gruppo. Per noi rimarranno indelebili le esperienze vissute assieme!

Alla prossima!

                                                                      FINE