2005 IRLANDA - Casa Rizzini

CASA RIZZINI - 23/04/05  30/04/05

Partecipanti

Tutto è iniziato nel 2001 quando un mio collega  di lavoro (Eugenio che ci segue dal cielo) mi mostrò delle foto di Lucci catturati in Irlanda, magnificando del posto e delle catture.

Io modesto pescatore a spinning di black bass  e che  solo raramente avevo  avuto la fortuna di incontrare qualche piccolo luccio nelle nostre italiche acque, iniziai a fantasticare sulla possibilità un giorno, di poter anch'io fare quel viaggio.

La difficoltà principale era trovare compagni di avventura con la medesima passione e la possibilità di tempo, denari e.........fidanzate o mogli accondiscendenti.

Finalmente nel 2005, Matteo un mio caro amico e collega un bel giorno mi disse: Andrea, ok andiamo in Irlanda e viene anche mio fratello gemello Davide.

Eureka!!!!

Ad un mese dalla partenza si aggrega anche un altro socio, Luca conoscente dei gemelli, io penso "bene siamo già in quattro".

Destinazione: Casa Rizzini Irlanda, da Carlo e Alberto.

Obiettivo: full immersion di pesca al luccio per 6 giorni consecutivi.

Si parte: il 23 aprile inizia la spedizione e già nel viaggio verso l'aereoporto di Milano Linate capisco che con i miei compagni di viaggio non mi sarei sicuramente annoiato, dei veri casinisti, e come me alla

prima esperienza e quindi vogliosi di imparare e mettersi alla prova.

L'arrivo a Casa Rizzini è stato splendido per l'accoglienza e per il luogo incantevole oltre che la cucina eccezionale. L'iniziazione: la prima sera conosciamo finalmente il mitico Carlo Alberto Rizzini,  ci rendiamo conto di essere finiti nelle mani di un Vero Personaggio, sempre pronto a ridere scherzare e burlarsi di tutto e di tutti. Io per carattere non mi tiro indietro e...............quindi la frittata è fatta. La prima notte quasi non si dorme (e non solo perchè  ho un leggero russio), adrenalina a mille e voglia che venga presto mattina per poter finalmente andare a pesca. Giorno primo di pesca: Alberto guida di pesca professionista e figio di Carlo ci porta sul fiume Iron, si inizia e........dopo due lanci il mitico Matteo con un martin 28 alleggerito ha in canna un discreto luccio, tutti noi pensiamo cazz.... che culo, ops fortuna, la giornata prosegue con diverse catture da parte di tutti noi e una bella Lucciona che verso sera ci ha fatto solo marameo e non si è fatta fregare. Durante la cena serale, naturalmente per magia i lucci aumentano sia per numero che per dimensioni diventando i figli di moderni Draghi, bah sarà il vino, la grappa, l'ammazzacaffè  ma la mattina seguente i lucci tornano nelle loro normali dimensioni. Secondo giorno, 25 aprile in Italia festa della Liberazione, noi in Irlanda a pescare dalle  rive  del  mitico fiume Suck, per poter battere meglio il fiume ci dividiamo in coppie, io con Luca e i Gemelli insieme, il posto è veramente incantevole un fiume placido che scorre in una pianura di un color verde smeraldo, pochissime abitazioni, qualche mucca al pascolo, molte pecore e purtroppo per noi anche alcuni torelli che solo dopo essercela data a gambe abbiamo capito che non erano poi così pericolosi.  Ad ogni cattura di luccio il collegamento telefonico con i gemelli è garantito e immediato e questo ci permette tutto sommato di vivere questa giornata insieme anche se distanti alcuni chilometri.

Ah dimenticavo: la giornata di pesca si concludeva con Carlo e Alberto che ci venivano a prelevare in punti specifici lungo il fiume, ebbene i Gemelli si sono persi (ancora oggi gli viene rinfacciata la cosa) e dopo un viaggio notturno lungo le sponde del fiume siamo riusciti a recuperarli e riportarli a casa. Lascio a voi immaginare il tema della serata.....

 

Terza giornata: con il Maestro Carlo andiamo a pescare in un laghetto di medie dimensioni e sebbene la giornata non sia delle migliori riesco finalmente a prendere un luccio discreto sui 90 cm con un rotante, i miei compagni fanno anche loro alucne belle catture, in evidenza il mitico pic nic fatto su un isolotto del lago a base di ottimi salumi e formaggi.

Quarta giornata:  iniziamo a capire perchè l'Irlanda è sempre verde, quintali di acqua si abbattono sulle nostre teste per l'intera giornata, più che su canadian sembrava  di essere sull'Arca di Noè durante il diluvio universale, la giornata non è stata propizia per le catture....ma non è sempre domenica. Quinta giornata: pesca sul lago Shilling, un lago bellissimo che si raggiunge seguendo un fiume per un paio di chilometri per poi aprirsi in questa immensa distesa d'acqua. Qui capisco che di gavetta ne devo fare parecchia, qui i rotanti o minnow normali funzionano poco o niente, qui ci vuole del manico e infatti faccio una bella BIANCA, nessun pesce catturato, per rendere l'idea mi sembrava  di essere a scuola e di fare un compito in classe su un argomento non studiato con il foglio tragicamente lindo e pulito (non ci ho capito nulla). Il peggio doveva ancora venire: la sera è stata tremendamente bella, tremendamente perchè i compagni di pesca insieme al Maestro mi hanno allegramente bombardato di sfotti, all'anagrafe improvvisamente cambiai nome in Biancone, cosa che il buon Carlo mi ricorda ancora; bella perchè LE BIANCHE FORGIANO (basta che non siano troppe). Sesto e ultimo giorno di pesca: a grande richiesta ritorno a piedi sul fiume Suck, di nuovo  la magia di questo posto,  e la fortuna di poter pescare in questo angolo di Paradiso, discrete catture di luccetti da parte di tutti senza però pezzi degni di nota, ma va bene lo stesso, una giornata a camminare con gli Elfi in mezzo ai boschi, sentire l'odore del muschio forte come un pugno nello stomaco, affacciarsi silenziosi al fiume dopo mille peripezie sperando che quel lancio giusto, nel posto giusto, con l'esca giusta  possa indurre il dragone a farsi fregare sinceramente non ha prezzo.

30 aprile 2005 rientro in Italia. Durante tutto il viaggio di ritorno pensavamo già all'anno prossimo e ai 12 mesi che mancavano (tipo un anno di naia).

Ancora oggi, ogni tanto ripenso a questa prima avventura  e un.....sorriso fa capolino.