2006 IRLANDA - Casa Rizzini

Irlanda, Casa Rizzini 13 maggio 2006 - 20 maggio 2006

Partecipanti

.... il primo viaggio di pesca nel 2005 ha rotto le acque, creato un precedente (per le nostre compagnie, morose/amiche/mogli) e soprattutto mille aspettative.

Durante l'inverno 2005/2006 il gruppo storico dei primi 4 moschettieri inizia a pensare accuratamente al nuovo viaggio e si decide a furor di popolo di tornare in Irlanda dalla Famiglia Rizzini,  sia per la simpatia ed accoglienza che per le conoscenze acquisite l'anno precedente che volevamo assolutamente mettere a "frutto". Tra noi e noi pensavamo "prossimo anno andiamo con tutte le esche giuste e vedrai che stragi".  Ebbene no, come abbiamo potuto appurare nel corso degli anni le esche migliori sono sempre o quelle degli altri o quelle consigliate e acquistate in loco. Il giorno 13 maggio ci ritroviamo e partiamo in direzione Milano dove con un comodo volo arriviamo a Dublino nel primo pomeriggio, qui all'uscita dall'aereoporto in attesa dell'arrivo di Alberto Rizzini, facciamo la conoscenza di due nuovi pericolosi soggetti, Gianfranco (detto "Gifro") e Gianluca (detto "Fiumarolo"), anch'essi in attesa.Il Fiumarolo ci colpisce subito con quel suo pizzetto ed occhio penetrante, in seguito scopriremo delle sue avventure da "Sciupa-femmine" ;-]Vedendo le loro canne da casting  monopezzo da jerk da oltre 2 metri mi venne subito un brivido alla schiena: non è che abbiamo sbagliato tutta l'attrezzatura? MI tenni questo pensiero per me, ma i dubbi aumentarono una volta arrivati a Casa Rizzini quando i nostri nuovi compagni di avventura ci mostrarono le esche che avevano portato e che facevano sembrare dei nani i nostri minnow o cucchiani vari. Loro non avevano delle esche avevano degli Zoccoli dal peso minimo di 100 grammi. Mah speriamo bene........ Visto l'arrivo nel primo pomeriggio e vista la nostra agitazione e frenesia, il buon Alberto ci ha accompagnato a "fare due lanci" in un bellissimo canaletto nelle vicinanze dove per un paio d'ore abbiamo bagnato le esche e personalmente mi sono appagato con un mini-luccio che ha avuto la sventura di sbattere la testa contro il mio cucchiano.Aneddoto: Di quell'uscita ci piace ricordare le iniziali perlessità che, il nuovo socio "Sventra-papere", ci aveva destato . Durante il pomeriggio, infatti, il buon Fiuma, bianco come un lenzuolo si accascia sulla sponda tenedosi stretto il ventre e contorcendosi ben bene. Toh, va che razza di tossico che ci è toccato, è stata la considerazione che ci è passata per la testa. In realtà, aveva solo gli effetti di un digiuno prolungato e del "mal di aereo" (durante il viaggio, per via di diversi vuoti d'aria, ci siamo sballottati un po'). Dal giorno seguente, tutto tornò a posto. La prima sera, in stile Casa Rizzini, durante e dopo la cena abbiamo approfondito la conoscenza con i nostri nuovi companeros, abbiamo capito subito che c'era feeling: Gianfranco detto Gifro pescatore esperto e abile costruttore con una passione per la pesca al luccio smisurata, Gianluca da noi subito soprannominato Fiumarolo per le sue avventure raccontate da vero bracconiere nei canali di Cremona.Aneddoto: Se vi dovesse capitare l'occasione fatevi raccontare da lui l'avventura della "Motosega elaborata" per elettrificare i pesci di un canaletto del suo paese ;-]]La sera si discute di pesci e di passera e si comincia a parlare della "Parrucchiera"...

Ah dimenticavo, nei mesi precedenti il buon Carlo ci aveva ordinato da un sito di e.commerce americano le esche giuste per affrontare questa nuova esperienza, peccato però che non disponevamo di canne così potenti da poter lanciare (e recuperare) senza fatica ed in modo corretto, traduzione ci siamo spaccati le schiene dalla fatica.

Questa avventura di pesca è stata la genesi per la nascita del Sft in quanto oltre ai normali sfotto' eravamo  ora un gruppo multiregionale con i Cremonesi.

Ma passiamo alle giornate di pesca vere, si inizia il giorno successivo con una uscita sul fiume Inny dove tutti catturiamo diversi lucci ma di piccola taglia, passiamo comunque una  giornata splendida percorrendo le rive di questo placido biscione d'acqua. La sera a casa  baraonda con il Fiumarolo narratore d'eccezione che cattura subito la simpatia di tutti, compreso un gruppo piemontese di altri ragazzi anche loro alla ricerca del pesce smeraldo dei sogni.

 Aneddoto: Dopo cena, su in camera, a completare la condivisione delle esperienze giornaliere e delle armi da riproporre l'indomani, nel bel mezzo di un discorso di "alta teoria alieutica", sviluppato dal Gifro, il buon Dalai se ne esce con una mega-scoreggia che fa evacuare la stanza; in qualche parte del sito metteremo il video a documentare la "scena" esilarante ;-]

Secondo giorno di pesca sul lago Shilling, onde alte un metro, tempaccio da lupi di mare, io cappotto di brutto, gli altri qualche luccio ma senza particolare enfasi.

Da ricordare la sosta per il pranzo in un'isoletta del lago, qui i Rizzini accendono il fuoco ed organizzano un piccolo Buffet; anche in questa occasione il buon Carlo profetizza il gruppo ma soprattutto il sottoscritto con la sua esperienza...

Al rientro, fermardoci al Pub, conosciamo l'ormai amico Silvio Smania che rivedremo in diversi eventi della nostra storia futura.

Aneddoto: Anche con il Socio di Silvio, di cui non ricordo il nome, scambiamo 4 chiacchiere e di lui ricordiamo la famosa uscita: "Ohh porca porca, qui non ci prende un cazzo, piove sempre e poi fa freddo!". Da allora ogni volta che si esce, con un tempo da schifo, ci guardiamo ed esclamiamo assieme: "Piove sempre, fa freddo e non si prende un cazzo!!"...e giù risate!

Il terzo giorno di pesca peschiamo dalla barca in un bellissimo fiume, qualche bella cattura dei Cremonesi (mi sembra di ricordare) qualche over 90 ma il momento magico è stato quando il "Maestro" Carlo ad un certo punto è sceso dalla barca, ha accuratamente preparato una canna da mosca e dopo due e dico due lanci, strike un bel luccio in canna......complimenti Maestro.

Quella sera il dopo cena fu caratterizzato da una bella festa ai gemelli Davide e Matteo per il loro compleanno, festa a base di dolci e .....champagne,  micca lambrusco non siamo a Brescello. Per quell'occasione e per tante altre, ringraziamo ancora la Signora Rita, per l'accoglienza ed il calore della sua ospitalità; possiamo confermare, senza smentita, che Casa Rizzini rappresenta il Grand Hotel delle Vacanze di Pesca. Finalmente il giorno successivo di nuovo a piedi lungo il magico fiume Suk, diversi lucci non importanti per dimensioni ma belli vispi e qualcuno dice anche belli cicci.

Ci avvicinavamo velocemente alla fine della vacanza, mancavano ancora due giorni interi di pesca da sfruttare al massimo, il primo giorno visitiamo un bel lago privato ricco di trote e lucci dove il buon Gianfranco si ricorderà che ha avuto la sciagurata idea di farmi provare la sua canna da jerk con una immediata parrucca da parte mia, ancora oggi mi chiedo come abbia fatto a rimanere così calmo senza imprecare e mandarmi a quel paese.......Strano, io di pasticci del genere, non ne faccio mai... ;-]

Dal 2006 l'Alberto per dare ulteriore sale alle giornata, ha messo in palio per quei 3 pescatori che avessero preso il luccio più grande (oltre il metro) un soggiorno di pesca in autunno di 3 giorni per fare la finale e decidere chi fosse il campione assoluto dell'anno.Vista la nostra conoscenza e attrezzatura nessuno di noi reggiani nutriva grandi  speranze, però non si sa mai ed infatti come per magia sullo Shilling l'ultimo giorno il buon Luca con una trota da 6 pollici della Castaic ha catturato una gigantesca luccia di 118 cm (da me personalmente misurata),  quando questa meraviglia della natura ha abboccato (me lo ricordo come se fosse ieri) il mio socio mi chiama e mi dice di essersi attaccato al fondo, io mi giro e gli dico.....guarda che il fondo non si muove, e lì è iniziata la battaglia, tutte le altre barche con i nostri compagni, sono accorse per vedere questo duello LUCA contro LUCCIA.Ricordo ancora come Alberto ci abbia aiutato nel salpare il pesce, e per le foto di rito, ma soprattutto ricordo con enorme piacere quando dopo una breve ossigenazione il 120  ha scodato e si è di nuovo inabissato  sparendo dalla nostra vista, forse era andata a trovare il marito per raccontare la brutta avventura terrestre.Prima del rientro a casa, immancabile tappa al Pub, quella volta ci fermammo proprio nei pressi dello Sheeling, in un locale di non so quanti anni, veramente caratteristico. Di seguito al cune foto del pomeriggio:

Aneddoto: Al rientro, in macchina, non riesco a trattenermi dall'attaccare "una pezza" alla nostra guida irlandese, nonostante il mio, non proprio inglese fluente (conosco meglio il francese).

In quel frangente, complice il bellissimo arcobaleno, apertosi dopo una giornata scura, mi fa sbottare verso l'ignaro isolano: "Look the Colour". Ancora oggi, quando si torna sulla nostra difficoltà con le lingue, mi prendo la mia carica di insulti...

 

Come già sperimentato l'anno prima, il ritorno a casa è un mix di gioia e tristezza, ma quell'anno siamo partiti in 4 e tornati in 6.

Irlanda, Casa Rizzini Ottobre 2006 - Pike Trophy

In virtù del bestione da 118 cm preso da Luca, Casa Rizzini ci richiama, ad ottobre, per disputare il Pike Trophy.

Con grande generosità decido di accompagnare il mio socio e così organizziamo quanto necessario per trascorrere il week end in Irlanda.

Qui ritroviamo, oltre al Gifro, altri ragazzi conosciuti nelle due precedenti spedizioni; su tutti il grande Giancarlo, un odontotecnico Siciliano veramente spassoso.

I giorni passano veloci e si articolano su 2 giorni di pesca, il primo in fiume, il secondo su un lago di cui non ricordo più il nome (ricordo, al contrario, la faccia di Peter, un irlandese slavato che gestisce l'imbarcadero).

Il Trofeo viene vinto dall'esperto Arcaini che, con un'esca olografica americana, incastra un discreto esox.

Alla sera, dopo cena, premiazione in grande stile con Alberto che tiene banco e ci intrattiene con tutti i convenevoli del caso.

Grazie ancora Casa Rizzini per il soggiorno gratuito messoci a disposizione!